Accolte dalla Regione Lazio le istanze IPASVI circa le nuove Linee guida degli Atti Aziendali

Le dirigenze delle Professioni sanitarie saranno pienamente autonome e indipendenti rispetto ai Dipartimenti Medici, che potranno essere trasformati in “Dipartimenti delle Professioni Sanitarie“. Novità importanti per gli infermieri e gli altri professionisti sanitari contenute nelle nuove Linee Guida degli Atti Aziendali varate dalla Regione Lazio. Per la prima volta, infatti, viene fissato l’obbligo per le Aziende Sanitarie, Ospedaliere e gli Irccs di separare la Direzione Clinica da quella Assistenziale istituendo al loro interno la Dirigenza delle Professioni Sanitarie.

Il provvedimento raccoglie le richieste del Collegio IPASVI di Roma e del Coordinamento Regionale dei Collegi IPASVI del Lazio che a più riprese nelle scorse settimane hanno sollecitato il Presidente Zingaretti ad investire sulle Professioni Sanitarie intervenendo sulle nuove Linee Guida degli Atti Aziendali per porre fine al caos che rende oggi disomogenea l’organizzazione del lavoro, pregiudicando il livello e la sicurezza delle prestazioni.

Accolte anche altre due importanti istanze degli infermieri romani: le Dirigenze delle Professioni Sanitarie saranno pienamente autonome e indipendenti rispetto ai Dipartimenti Medici, che potranno essere trasformati in Dipartimenti delle Professioni Sanitarie.

Si riprende così il cammino verso il completamento dei Servizi Infermieristici e delle loro Dirigenze (secondo il modello individuato dalla Legge 251/2000 e mai attuato), strumenti che, dove avviati, hanno dimostrato di poter migliorare sensibilmente l’efficienza del sistema contenendone la spesa.

Il Presidente del Collegio IPASVI di Roma Gennaro Rocco esprime la soddisfazione degli infermieri e degli altri professionisti sanitari e invita la Regione Lazio ad un ulteriore passo: arginare l’emergenza infermieristica che pregiudica l’attività di molti reparti e servizi sbloccando subito concorsi e assunzioni. “La direzione individuata con le nuove Linee Guida è quella giusta – commenta -:

il Lazio è la prima Regione ad adottare un atto che impone alle Aziende una netta distinzione fra l’area clinica e quella assistenziale coordinata dalla Dirigenza delle Professioni Sanitarie, un traguardo che inseguiamo da tempo e che arriva nel momento più difficile per la nostra sanità, proprio mentre si chiudono Dipartimenti e si riducono servizi essenziali. Viene finalmente recepita la necessità di creare filiere di autonomia gestionale ed organizzativa dei processi assistenziali, con il pieno riconoscimento della Dirigenza Infermieristica che, a seconda della complessità aziendale, potrà coordinare strutture semplici o complesse fino ai Dipartimenti dell’Assistenza. Vigileremo affinché tutte le Aziende recepiscano immediatamente queste disposizioni nei loro Atti Aziendali e deliberino rapidamente tutti gli atti conseguenti. “Dopo l’attivazione delle prime Degenze a Gestione Integrata, Unità Operative a Gestione Infermieristica e Case delle Salute – aggiunge Rocco – inizia a concretizzarsi il modello che gli infermieri propongono con forza, finora inascoltati, per migliorare l’assistenza ai cittadini e creare nuovi posti di lavoro in una situazione di grave crisi occupazionale che non risparmia i professionisti sanitari. L’istituzione della Dirigenza delle Professioni Sanitarie, come pure il recente sblocco della mobilità per Dirigenti Infermieristici, aggiungono tessere importanti al processo di riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale secondo criteri di maggiore efficienza ed economicità. Confidiamo ora in un rapido superamento della fase commissariale della sanità regionale per riportare gli organici infermieristici a livelli sostenibili superando una volta per tutte il blocco del turn over, dei concorsi e delle assunzioni”.

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