Carta Europea dei Diritti del Malato – LIS

Le Carte dei diritti del malato rappresentano uno strumento a favore dei cittadini per interpretare il più generale diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione.

Esse, infatti, sono documenti che hanno come obiettivo la proclamazione dei diritti che spettano, in quanto specificazioni indispensabili per dare concretezza al diritto alla salute, ai cittadini affetti da una determinata patologia o che necessitano di assistenza sanitaria (ad es., Carta dei diritti dei cardiopatici, Carta dei diritti del malato in ospedale etc.). Le Carte dei diritti nascono in genere su iniziativa di associazioni e vengono promulgate a livello nazionale, regionale o locale.

Esistono anche le Carte dei servizi sanitari che fungono da “presentazione” dei servizi, delle prestazioni, dell’accesso offerti da specifiche aziende ospedaliere o strutture private; esse enunciano anche i diritti del paziente che si impegnano a rispettare, nel corso della degenza e oltre, e anche i suoi doveri.

La Carta europea dei diritti del malato è stata scritta nel 2002 su iniziativa di numerose organizzazioni civiche dei Paesi dell’Unione europea e si fonda sulle precedenti Carte dei diritti del malato emanate in Italia e sulla Carta europea dei diritti fondamentali, oltre che sull’esperienza costituita dal Tribunale per i diritti del malato.

Essa raccoglie i diritti inalienabili del paziente che ogni paese dell’Unione europea, attraverso il proprio sistema sanitario, dovrebbe tutelare e garantire, soprattutto in quanto il settore dell’assistenza sanitaria risente inevitabilmente delle crisi finanziarie dei sistemi nazionali.

La Carta europea dei diritti del malato proclama 14 diritti dei pazienti che, complessivamente, mirano a garantire quell’alto livello di protezione della salute umana, previsto dall’articolo 35 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, assicurando l’elevata qualità dei servizi erogati dai diversi sistemi sanitari nazionali in Europa.

Naturalmente, i suddetti diritti, che sono una concretizzazione di diritti fondamentali e, come tali, devono essere riconosciuti e rispettati in ogni Paese, si collegano con i doveri e le responsabilità che sia i pazienti che i soggetti del Servizio sanitario nazionale devono assumere.

La Carta si applica a tutti gli individui, con le differenze date dal fatto che elementi come l’età, il genere, la religione, lo status socio-economico, possono influenzare i singoli bisogni di assistenza sanitaria.

I Diritti del Paziente

  1. Diritto a misure preventive. Ogni individuo ha diritto a servizi appropriati a prevenire la malattia. I servizi sanitari hanno il dovere di perseguire questo fine incrementando la consapevolezza delle persone, garantendo procedure sanitarie a intervalli regolari e libere da costi per i diversi gruppi di popolazione a rischio, e rendendo disponibili per tutti i risultati della ricerca scientifica e della innovazione tecnologica.
  2. Diritto all’accesso. Ogni individuo ha il diritto di accedere ai servizi sanitari che il suo stato di salute richiede. I servizi sanitari devono garantire eguale accesso a ognuno, senza discriminazioni sulla base delle risorse finanziarie, del luogo di residenza, del tipo di malattia o del momento di accesso al servizio. Un individuo che richieda un trattamento, ma non possa sostenerne i costi, ha il diritto di ricevere comunque il servizio. Ogni individuo, anche senza regolare permesso di soggiorno, ha il diritto alle cure urgenti ed essenziali, tanto in regime di ricovero che di assistenza esterna.
  3. Diritto alla informazione. Ogni individuo ha il diritto di accedere a tutti i tipi di informazione che riguardano il suo stato di salute. I servizi sanitari e i professionisti devono assicurare una informazione ritagliata sul paziente, tenendo in particolare conto le sue specificità religiose, etniche o linguistiche, e hanno il dovere di rendere tutte le informazioni facilmente accessibili. Un paziente ha il diritto di accedere direttamente alla sua cartella clinica e alla sua documentazione sanitaria, di fotocopiarle, di fare domande circa il loro contenuto e di ottenere la correzione di ogni errore esse potessero contenere.
  4. Diritto al consenso. Ogni individuo ha il diritto ad accedere a tutte le informazioni che lo possono mettere in grado di partecipare attivamente alle decisioni che riguardano la sua salute. I professionisti dei servizi sanitari devono dare al paziente tutte le informazioni relative a un trattamento o a una operazione a cui deve sottoporsi. Un paziente ha il diritto di rifiutare un trattamento o un intervento medico e di cambiare idea durante il trattamento, rifiutando il suo proseguimento. Il paziente ha il diritto di rifiutare di ricevere informazioni circa il suo stato di salute.
  5. Diritto alla libera scelta. Ogni individuo ha il diritto di scegliere liberamente tra differenti procedure ed erogatori di trattamenti sanitari sulla base di adeguate informazioni. Il paziente ha il diritto di decidere a quali esami diagnostici e terapie sottoporsi, nonché quali medici di famiglia, specialisti od ospedalieri utilizzare.
  6. Diritto alla privacy e alla confidenzialità. Ogni individuo ha il diritto alla confidenzialità delle informazioni di carattere personale, incluse quelle che riguardano il suo stato di salute e le possibili procedure diagnostiche o terapeutiche, così come ha diritto alla protezione della sua privacy durante l’attuazione di esami diagnostici, visite specialistiche e trattamenti medico-chirurgici in generale.
  7. Diritto al rispetto del tempo dei pazienti. Ogni individuo ha diritto a ricevere i necessari trattamenti sanitari in un periodo di tempo veloce e predeterminato. I servizi sanitari devono garantire a ogni individuo l’accesso ai servizi, assicurando la loro immediata iscrizione nel caso di liste di attesa. Nel caso in cui i servizi sanitari non siano in grado di fornire i servizi nel tempo massimo predeterminato, deve essere garantita la possibilità di usufruire di servizi alternativi di qualità comparabile e ogni costo da ciò derivante per il paziente deve essere rimborsato in un tempo ragionevole.
  8. Diritto al rispetto di standard di qualità. Ogni individuo ha il diritto di accedere a servizi sanitari di alta qualità, e richiede che le strutture sanitarie e i professionisti pratichino livelli soddisfacenti di prestazioni tecniche, di comfort e di relazioni umane.
  9. Diritto alla sicurezza. Ogni individuo ha il diritto di essere libero da danni derivanti dal cattivo funzionamento dei servizi sanitari, dalla malpractice e dagli errori medici, e ha il diritto di accesso a servizi e trattamenti sanitari che garantiscano elevati standard di sicurezza. Gli ospedali e i servizi sanitari devono monitorare continuamente i fattori di rischio ed assicurare che i dispositivi sanitari elettronici siano mantenuti in buono stato e che gli operatori siano formati in modo appropriato.
  10. Diritto alla innovazione. Ogni individuo ha il diritto all’accesso a procedure innovative, incluse quelle diagnostiche, indipendentemente da considerazioni economiche o finanziarie.
  11. Diritto a evitare le sofferenze e il dolore non necessari. Ogni individuo ha il diritto di evitare quanta più sofferenza possibile, in ogni fase della sua malattia. I servizi sanitari devono impegnarsi ad assumere tutte le misure utili a questo fine, come ad esempio fornendo cure palliative e semplificando l’accesso di pazienti a esse.
  12. Diritto a un trattamento personalizzato. Ogni individuo ha il diritto a programmi diagnostici o terapeutici quanto più possibile adatti alle sue personali esigenze. I servizi sanitari devono garantire, a questo fine, programmi flessibili, orientati quanto più possibile agli individui, assicurando che i criteri di sostenibilità economica non prevalgano sul diritto alle cure.
  13. Diritto al reclamo. Ogni individuo ha il diritto di reclamare ogni qual volta abbia sofferto un danno e ha il diritto a ricevere una risposta o un altro tipo di reazione. I reclami non possono pregiudicare il diritto dei pazienti ad avviare un’azione legale o a perseguire procedure di conciliazione.
  14. Diritto al risarcimento. Ogni individuo ha il diritto di ricevere un sufficiente risarcimento in un tempo ragionevolmente breve ogni qual volta abbia sofferto un danno fisico ovvero morale e psicologico causato da un trattamento di un servizio sanitario. I servizi sanitari devono garantire un risarcimento, qualunque sia la gravità del danno e la sua causa (da un’attesa eccessiva a un caso di malpractice), anche quando la responsabilità ultima non può essere determinata con assoluta certezza.

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