Con le sessioni sulla ricerca infermieristica si è concluso il congresso OPInioni in Ordine, evento ECM a cura di quest’ordine. Tre giorni di confronto su buone pratiche, benchmarking e ricerca infermieristica. Core dell’evento, la tavola rotonda che ha visto il confronto tra il mondo del sindacato e quello della professione sul contratto di lavoro e sulle prospettive di carriera per gli infermieri.
Con OPInioni in Ordine quest’ordine ha voluto restituire uno sguardo a tutto tondo su temi cardine della professione infermieristica, di oggi e del prossimo futuro. Formazione, informazione e possibilità di dialogo sono stati gli assi portanti dell’intero evento.
Si è partiti dalle condivisioni di esperienze sulle buone pratiche cliniche per passare poi al benchmarking di dirigenza infermieristica, occasione di confronto tra alcune delle realtà italiane più orientate al cambiamento, alla valorizzazione del personale e, al contempo, delle attività cliniche e formative.
Ne sono un esempio l’esperienza dell’Unità di degenza infermieristica e Dedicated Education Unit dell’Asl di Frosinone e quella delle piattaforme assistenziali implementate dall’Azienda Sanitaria Friuli Occidentale.
Nella tre giorni di lavori non è mancato lo spazio nemmeno per dare voce anche ai giovani. La sessione OPI Young – Future and Health, infatti, è stata l’occasione per quattro infermieri neolaureati di presentare i loro progetti di tesi di laurea che si sono distinti per visione e metodo.
Un evento, quello che si e tenuto presso l’Hotel Silva Splendid di Fiuggi, pensato in primis per gli infermieri del frusinate, ma che in realtà è stato impostato con l’intento di restituire una visione a 360° su fatti incipienti che vanno ad impattare sul futuro professionale dell’intera categoria.
Proprio sulla scia di questo, la tavola rotonda CCNL e prospettive di carriera per la professione infermieristica è stata il core della manifestazione – come ha tenuto a sottolineare Gennaro Scialò, presidente OPI Frosinone – perché ritenevamo importantissimo che il mondo del sindacato e il mondo della professione si incontrassero e iniziassero a discutere non solo di problematiche legate al salario, ma all’organizzazione del nostro lavoro e, soprattutto, di quello che potrebbe essere un corretto esercizio professionale per il nostro futuro.
Seduti allo stesso tavolo, i rappresentanti delle sigle sindacali firmatarie dell’attuale CCNL – Giancarlo Cenciarelli (Cgil-Fp), Marianna Ferruzzi (Cisl-Fp), Salvatore Altieri (Uil-Fpl), Danilo Rizzo (Fials), Antonio De Palma (Nursing Up), Andrea Bottega, segretario nazionale Nursind (l’unico sindacato che questo contratto, invece, non lo ha firmato) – e Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI).
Con l’organizzazione di questa tavola rotonda abbiamo osato – ha commentato Loreana Macale, vicepresidente OPI Frosinone e responsabile scientifico dell’evento – perché speriamo che ascoltare tutti insieme, rappresentanza della professione e sigle sindacali, possa servire ad aiutare tutti gli infermieri a capire dove possono trovare uno sbocco per la propria carriera e ad avere risposte in più anche sulla parte economica, che resta una nota dolente: Gli infermieri italiani – conclude infatti Macale – nonostante tutte le responsabilità, sono gli infermieri più poveri d’Europa.
L’ultima giornata di lavori ha visto focalizzarsi gli interventi sul mondo della ricerca infermieristica. Tra i relatori di stampo internazionale, l’esperienza della collega finlandese Mari Kangasniemi e quella di Domingo Munoz Arteaga, presidente dell’International Nursing Network (INN).
Per quanto riguarda i contributi italiani, invece, Ercole Vellone ha riportato i risultati di una ricerca sull’importanza del Self-Care, Gennaro Rocco, ha offerto una panoramica sulle strategie per la creazione di reti internazionali di ricerca, mentre Rosaria Alvaro ha posto l’accento sul parallelismo fra ricerca, sviluppo e crescita professionale.