Così le grandi imprese americane intendono ridurre i crescenti costi assicurativi e la perdita di produttività. Il sistema sanitario statunitense, come è noto, è contraddistinto da un forte ricorso a costose polizze assicurative, spesso a carico dei datori di lavoro e integrative alla busta paga del dipendente. La crescente incidenza dei costi di stipula, dovuta ad un generale peggioramento delle condizioni di salute, soprattutto in tema di malattie cardiovascolari, diabete e obesità sta inducendo sempre più aziende a prevedere, presso la sede di lavoro, una evoluzione dell’ambulatorio già presente di norma, così come in Italia, in numerose grandi realtà professionali sia pubbliche che private.
Non più un dispensario di cerotti, analgesici e primo soccorso: la nuova tendenza è quella di mini-cliniche, a gestione infermieristica, che, con un’apposita rotazione di personale medico, sia in grado di prendere in carico tutti i lavoratori, monitorandone salute e stile di vita. Più prevenzione, dunque, nell’ottica di ridurre, nel lungo periodo, gli strascichi professionali e assicurativi legati a patologie gravi.
Il personale sembra avere tutto da guadagnarci: screening gratuiti, nessuna fila o sala d’aspetto, medici e infermieri a disposizione durante tutto l’orario lavorativo, senza doversi spostare che di pochi metri dalla propria postazione. Tuttavia, numerose associazioni stanno sollevando un dibattito pubblico sul tema della salvaguardia della privacy e del trattamento di dati sensibili, come quelli sanitari. Cosa accadrebbe se la carriera di un dipendente venisse influenzata dalla conoscenza, in anticipo, da parte del datore di lavoro delle sue patologie personali?
Intanto, negli Usa, il dato della presenza di mini-cliniche in grandi aziende è salito dal 23% del 2011 al 28% del 2012, con una previsione per il 2014 del 39%.
Il risparmio stimato a lungo termine, relativo al trattamento delle 7 malattie croniche più comuni, si prevede pari a 4.200 miliardi dollari nel 2023, derivati da minori costi assicurativi e ridotta perdita di produttività.